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Immagine del redattoreLucia Ammendolia

L'antica danza delle onde

Quando vivi sul mare, impari subito a sopravvivere all'antica danza delle onde.

Inizi quando sei ancora piccola, dal bagnasciuga fai dei passetti per arrivare a stenderti dentro le pozze d'acqua che si formano quando i cavalloni sbattono a terra, con un suono fragorosissimo, producendo una schiuma delicata, più bella e spumosa che se fosse di sapone.



E tu, impari a fare il bagno lì, senza paura, uscendo fuori dall acqua prima che arrivi la nuova onda.


Poi, cresci ancora un pò, inizi a conoscere il mare. Lo Jonio è subito profondo, senti presto l'esigenza di imparare a nuotare.


Provi ad andare sott'acqua, a due o tre metri di profondità, per prendere un pugno di sabbia. Risalendo, apri la mano e ne mostri il palmo dove è rimasto qualche granello del tuo trofeo.


Nei giorni di vento impari come nuotare nel mare in tempesta, quando i cavalloni sono altissimi.


Avvolgendosi su se stessi creano vortici di ghiaia mista a sabbia e mare.


Il segreto è starci dentro.


Ci si tuffa attraversando l'onda, nel momento in cui raggiunge il suo apice, per poi risalire spingendosi al largo dove si forma.

Così non potrà travolgerti con la sua forza.


Capisci come imparare a dominarla, prendendola per il suo verso contrario.

Amo il mio mare, la sua calma dinamica. Contraddittorio, eternamente in lotta come la vita.


©️Lucia Ammendolia


📸 Enzo Ammendolia


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